Onorevoli Colleghi! - Con la presente proposta di legge si intende promuovere una significativa razionalizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi riguardanti il settore automobilistico.
      L'attuale sistema di gestione delle pratiche automobilistiche, basato sullo sportello telematico dell'automobilista (STA), istituito dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 358 del 2000, pur avendo arrecato numerosi benefìci agli utenti interessati e alla pubblica amministrazione in termini di semplificazione, presenta infatti ulteriori margini di miglioramento, in particolare con riferimento al persistente coinvolgimento nei procedimenti di settore di due strutture e di due sistemi informativi - quello del Ministero dei trasporti e quello dell'Automobile Club d'Italia (ACI) - e alla duplicità di documenti del veicolo - carta di circolazione e certificato di proprietà.
      Alla luce di ciò, le definitive razionalizzazione e semplificazione del settore delle pratiche automobilistiche possono essere ottenute mediante l'affidamento all'ACI della funzione di immatricolazione dei veicoli.
      L'ACI, infatti, in quanto ente pubblico non economico strumentale dello Stato nel settore automobilistico, istituzionalmente rappresenta e tutela gli interessi generali dell'automobilismo: appare quindi la sede più naturale e logica alla quale ricondurre tutti gli adempimenti amministrativi concernenti

 

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i veicoli, superando definitivamente ogni inutile sovrapposizione e frammentazione delle procedure.
      L'immatricolazione, peraltro, costituisce soltanto una parte del più ampio procedimento di registrazione dei veicoli già realizzato dall'ACI attraverso il pubblico registro automobilistico (PRA) e rappresenta un adempimento amministrativo, impropriamente affidato a una struttura tecnica quale il Dipartimento per i trasporti terrestri del Ministero dei trasporti (DTT), che nella fattispecie, peraltro, non svolge alcuna funzione rispetto alle caratteristiche tecniche e alla sicurezza dei veicoli.
      In sede di immatricolazione il DTT si limita, di fatto, a un mero riscontro dei dati contenuti nel certificato di conformità rilasciato dalle case costruttrici, senza esercizio alcuno di discrezionalità amministrativa.
      L'immatricolazione si sostanzia, in definitiva, in un'acquisizione di dati, oltretutto privi di valenza giuridica, già preesistenti e validati nell'ambito del procedimento di iscrizione dei veicoli nel PRA.
      Conseguentemente, si prevede l'istituzione di un unico documento di circolazione e di proprietà del veicolo (la «carta del veicolo»), nonché l'introduzione della targa personale, con una significativa riduzione degli adempimenti amministrativi e dei costi a carico degli automobilisti.
      L'iniziativa prospettata è realizzabile senza alcun onere a carico del bilancio dello Stato. Non si rende necessario, infatti, alcun investimento di risorse finanziarie pubbliche, né per il sistema informativo dell'ACI - che già oggi gestisce, attraverso il proprio «polo telematico», circa l'84 per cento delle formalità espletate tramite lo STA - né sotto il profilo organizzativo e del personale degli uffici dell'ACI, tenuto conto della già evidenziata valenza residuale degli ulteriori compiti che sarebbero affidati alla struttura.
      La comunità beneficerebbe, in tale modo, di numerosi vantaggi sotto il profilo della semplificazione e della riduzione degli adempimenti, senza alcun correlativo onere.
      Con il nuovo assetto, infine, il Ministero dei trasporti sarebbe finalmente affrancato da compiti meramente operativi, con la conseguente valorizzazione del ruolo di struttura di indirizzo e di pianificazione del DTT e con il potenziamento delle funzioni tecniche tipiche dello stesso Dipartimento.
 

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